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La pandemia come un macigno sui malati oncologici

Pubblicato dal CSV (Centro di Servizio per il volontariato) del Molise
https://www.csvmolise.it/area-comunicazione/archivio-articoli-csvmolise/468-la-pandemia-come-un-macigno-sui-malati-oncologici-la-lilt-ogni-giorno-500-vittime

 La pandemia come un macigno sui malati oncologici,
la LILT: «Ogni giorno 500 vittime»

di Valentina Ciarlante

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Diagnosi ritardate, servizio di trasporto sospeso, visite ambulatoriali assenti. Questi i principali gravi disagi che hanno dovuito affrontare i malati oncologici durante la pandemia da coronavirus. Danni con cui stanno facendo i conti ancora oggi e che devono rappresentare un monito per le autorità preposte alla governance della sanità a riflettere.

Una riflessione che deve però produrre immediati atti concreti come il potenziamento dei servizi pubblici e quindi l’aumento del personale, la predisposizione di nuovi mezzi diagnostici e l’allestimento di altri ambulatori.

A chiederlo con forza è la LILT, l’associazione che si occupa dell’assistenza dei malati oncologici e che anche durante la chiusura forzata in casa è rimasta accanto alle persone con iniziative via web che in qualche modo potessero alleviare le loro pene.

 I numeri in Italia sono impietosi ed è stata proprio l’organizzazione presieduta da Francesco Schittulli a renderli noti: il cancro causa 500 morti al giorno e viene quotidianamente diagnosticata ad oltre 1000 italiani.

Da qui la provocazione proprio da parte del numero uno nazionale dell’associazione. «Perché – ha dichiarato Schittulli – i cittadini non vengono informati quotidianamente, come fatto per l’emergenza sanitaria Covid durante il periodo peggiore della pandemia, sul numero di nuovi malati e vittime che ogni giorno causa il cancro? Eppure i dati parlano chiaro. Tutto il mondo dell’oncologia lo denuncia ormai da qualche settimana: l’emergenza Coronavirus è scesa come una scure anche sui malati di tumore. Visite rinviate, controlli di prevenzione e follow-up cancellati, terapie trascurate: tutto questo non potrà che trasformarsi in nuove tardive diagnosi e nuovi morti, eppure non credo si stia recependo fino in fondo la gravità della situazione».
E in Molise è stata la presidentessa della sezione provinciale di Campobasso della LILT a illustrare il quadro della situazione.
Carmela Franchella ha fatto proprio l’appello del vertice nazionale e spiegato che nei mesi passati i pazienti hanno dovuto far fronte a ulteriori problemi, anche di natura psicologica.
“Adesso occorre potenziare il sistema sanitario per i malati di cancro con più mezzi diagnostici e più operatori sanitari – ha dichiarato Carmela Franchella -. L’emergenza sanitaria legata al Covid ha pesato fortemente sui malati di tumore a causa di terapie e controlli rinviati, esami diagnostici e visite cancellati. L’emergenza coronavirus ha danneggiato sia coloro che già stavano combattendo ma anche i nuovi pazienti, spesso a causa delle diagnosi ritardate dal lockdown. La LILT non si è fermata e ha attivato una serie di iniziative per continuare ad essere al fianco dei malati oncologici. Abbiamo continuato a fare prevenzione anche con la metodologia a distanza, ma ad esempio abbiamo dovuto interrompere il servizio di trasporto dei malati oncologici e le visite presso gli ambulatori di psicologia e nutrizionistica, garantendo però un supporto via internet. Il nostro lavoro sul territorio – conclude la Franchella – è capillare con i progetti di prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Non smetteremo mai di far conoscere i fattori di rischio della malattia oncologica contro la quale un corretto stile di vita e la diagnosi precoce sono strategie vincenti da adottare quotidianamente».
La LILT si rivolge direttamente alle Regioni, perché potenzino il sistema sanitario che è facciano un’opera di informazione e di prevenzione che davvero risulti efficace.
Lavoro, questo, che rappresenta uno dei punti cardine dell’associazione e che viene fornito anche attraverso i numeri verdi:

• Linea verde anonima e gratuita: LILT per te 800 662 492

• Linea verde anonima e gratuita nazionale: SOS LILT 800 99 88 77

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